Ci spiace contraddire i versi di William Shakespeare, ma c’è mondo fuori Verona.
Dirlo ci costa dolore, ma abbiamo avuto modo di conoscere molte realtà europee e di recente molte città spagnole meno blasonate culturalmente ma che escono clamorosamente vincitrici nel confronto col capoluogo scaligero. Bilbao, Pamplona, Burgos, Leon: ovunque ordine, pulizia, servizi pubblici efficienti e infrastrutture all’avanguardia. Miracolo? No, semplicemente senso civico, amministrazioni locali virtuose, utilizzo intelligente delle risorse finanziarie, orgoglio di appartenere a una comunità e attaccamento alle proprie radici.
Ebbene sì, in questi luoghi anche l’erba del vicino è sempre più verde: basta dare uno sguardo agli splendidi parchi pubblici senza ombra di cartacce, bottiglie e lattine vuote o mozziconi di sigarette. E tutto questo in una nazione certamente più arida del nord Italia.
Non stiamo parlando di metropoli, ma di agglomerati urbani di dimensioni simili a Verona in uno stato che non figura, a differenza del nostro, fra le 10 maggiori economie del mondo. Purtroppo per troppo tempo l’orgoglio campanilistico e l’abitudine a una rendita di posizione nell’elite delle città d’arte italiane hanno fatto sì che si desse per scontato che tutto andasse per il verso giusto: anche in presenza di orde cafone e incivili assembrate nel cortile della Casa di Giulietta e di masse di turisti a fare slalom tra le ingombranti scenografie teatrali areniane. Un centro storico che è ormai diventato un tappeto di mozziconi di sigaretta in decomposizione, rifiuti di ogni genere, escrementi. Il nostro “Cahiers de Doleances” però non si limita alla maleducazione di forestieri e residenti: come biglietto da visita ci possiamo permettere di offrire strade con asfalti scadenti rattoppate indegnamente e con buche da brividi?
Possiamo permettere di scavare trincee a zigzag destinate alla posa dei cavi per la fibra ottica che oltre all’evidente guasto estetico possono diventare anche trappole potenzialmente mortali per tutto il traffico su due ruote? Le foto sono sufficientemente eloquenti, giudicate voi…
Perchè non si realizzano come ad esempio in Francia, Gran Bretagna e Spagna condotti unici per la posa dei sottoservizi abbattendo in tal modo costi di continue manutenzioni e preservando nel tempo le pavimentazioni storiche? Perchè non si applica una volta per tutte la legge nr.212/2015 che prevede multe da 60 a 300€ per chi butta mozziconi e oggetti per terra? Quanto ne godrebbe la nostra qualità della vita? Cominciamo da qui perchè Verona merita amore, da parte di tutti……
Riccardo Battiferro Bertocchi