Progetto Musa Antiqua
  • Chi siamo
  • Cosa Facciamo
  • Eventi
  • Associati!
    • Il mio account
  • Stampa
  • Blog
  • Pubblicazioni
  • Inglese

Quale gestione per i Beni Culturali?

Posted on 7 Ottobre 2018 0

Sono l’Eldorado d’Italia, ma il più delle volte non sono adeguatamente valorizzati. Parliamo dei beni culturali, dello sterminato patrimonio storico – artistico nazionale.

Senza un’adeguata gestione migliaia di siti di enorme valore paesaggistico e monumenti che il mondo ci invidia giacciono nel degrado e nell’abbandono. Non si può fare sempre e solo leva sul volontariato, spesso non qualificato, oppure sul lavoro precario. Interventi episodici ed eventi estemporanei servono a poco se non hanno un seguito con adeguate programmazioni nel medio e lungo periodo. Calandoci nella realtà veronese, citiamo alcuni casi emblematici: la spettacolare villa Girasole a Marcellise, sulle colline di S. Martino Buon Albergo, è una visionaria dimora girevole modernista degli anni ‘ 30 del secolo scorso. Venne realizzata su progetto  dell’architetto Ettore Fagiuoli e dell’ingegner Angelo Invernizzi. Oggi nonostante sia proprietà di una fondazione bancaria cittadina è sconsolatamente chiusa e non si intravvedono all’orizzonte prospettive per il suo recupero e apertura al pubblico.

Il Museo Fioroni di Legnago, raro esempio di casa-museo privata con rare e pregevoli collezioni d’arte, è pressoché sconosciuto al di fuori di una ristretta cerchia di studiosi locali. La grandiosa e imponente Pieve romanica di S. Giorgio di Valpolicella al centro di un antico borgo riconosciuto tra i più belli d’Italia, non ha un sistema di illuminazione adatto al suo rango e ci si affida alla obsoleta gettoniera a tempo.

Ma la lista sarebbe lunghissima!

Siamo quotidianamente bersagliati da reports relativi al nostro debito pubblico, al tasso di disoccupazione, ecc…: non sarebbe decisamente più utile ed interessante ascoltare o favorire progetti imprenditoriali volti alla creazione di giacimenti culturali, dove vengono poste in essere nuove figure professionali adeguatamente retribuite in grado di aumentare esponenzialmente la notorietà e la fruizione del nostro patrimonio storico artistico? Perchè in altri paesi europei ed extraeuropei ciò accade da decenni con lusinghieri risultati? Ciò accade perchè manca una chiara e lungimirante visione per rendere i luoghi di cultura del territorio una risorsa economica, una rete di fruttuosa collaborazione fra pubblico e privato, dove non prevalga solo il dogma della conservazione, bensì si possa generare ricchezza  invece di parole e sterili proclami.

DOTT. RICCARDO BATTIFERRO BERTOCCHI

L'approfondimento del Presidente

Leave a Comment


Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Fai una donazione

Donazioni

€
Seleziona il metodo di pagamento
Informazioni Personali

Totale Donazione: €25,00

Articoli Recenti

  • Parlando del nostro futuro con voi.…
  • Palazzo Mincuzzi a Bari: un tocco di Belle Epoque in Puglia
  • La storia nell’acqua: la Fontana Fraterna di Isernia
  • Il lavoro nei Beni Culturali fra volontariato e sfruttamento
  • Il Ricetto di Candelo – Biella

Dal nostro canale Youtube

https://www.youtube.com/watch?v=i4DNriXl4IQ

Archivio

  • Gennaio 2021
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Gennaio 2020
  • Dicembre 2019
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Luglio 2019
  • Giugno 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Luglio 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Novembre 2017
  • Ottobre 2017
  • Settembre 2017
@ 2018 Progetto Musa Antiqua - Associazione Culturale P.Iva: 93232580238 | Privacy & Cookie Policy