Chi percorre i vari suggestivi itinerari della laguna sud di Venezia non può non essere attratto, quasi incantato, dal casone di Valle Zappa. Il casone fu costruito fra il 1925 e il 1928 su commissione dell’allora proprietario Mario Malvezzi che ne affidò il progetto all’’architetto Duilio Torres, un professionista di cultura eccelsa e amante dello stile architettonico del nord-Europa. Se sia stato soltanto l’estro del progettista o anche quello del committente a “trapiantare in laguna un gioiello Olandese” non lo sapremo mai con certezza.Se da un lato il casone di Valle Zappa non ha nulla a che vedere con le tradizionali case di caccia e pesca della laguna, dall’altro si inserisce perfettamente nel paesaggio lagunare, amplificandone lo splendore con la sua singolarità. Nella facciata della Valle Zappa vi è una lapide di marmo con lo stemma gentilizio della nobile famiglia Arrigoni Degli Oddi. Ricorda che l’onorevole Conte E. Arrigoni Degli Oddi, dall’agosto del 1877 al dicembre del 1921, abbattè qualcosa come 51.303 capi di uccelli con l’eccezionale media di 62 capi per ogni tratta. Il record assoluto lo ottenne il 21 aprile del 1911 quando riuscì ad abbattere ben 374 volatili.

Oltre a questo triste primato, il casone fu tra l’altro luogo di vacanze anche per personalità celebri come lo scrittore Ernest Hemingway e il pittore Salvador Dalì. E’stato usato per le riprese del film “Ritratto di borghesia in nero” del 1976. Oggi Valle Zappa appartiene alla famiglia di Padova Roncato ed è stata scelta come “logo” per la Pro Loco di Campagna Lupia, con l’intento di valorizzare e far scoprire le bellezze lagunari e non solo. A pochi chilometri dalla frenesia turistica di Venezia, ecco un luogo dove il tempo si è fermato e si può assaporare un silenzio irreale che fa bene all’anima….
Dott.Riccardo Battiferro Bertocchi – Presidente dell’Associazione Culturale Progetto Musa Antiqua