Il dilemma è sempre lo stesso: la damnatio memoriae ha senso oppure no? Ci riferiamo a simboli religiosi, politici e culturali, monumenti, memorie di ideologie aberranti, e quant’altro. Non è un dibattito di oggi, ma un tema che affonda le proprie radici in un remoto passato. Di volta in volta le culture e i popoli che prevalevano dopo guerre e conflitti, oppure con inclusioni pacifiche, si comportavano in modo diverso: si passava dalla tabula rasa decretata a Cartagine dai romani, alla conservazione del Partenone ateniese dopo la conquista romana della Grecia. I trofei, le armi dei nemici erano sovente conservate a memoria di importanti vittorie, ma che fare, ad esempio, di un tempio, di una chiesa o di una moschea?
Le scellerate distruzioni di importanti reliquie architettoniche da parte dei Telebani in Afganistan (le statue rupestri di Buddha fatte esplodere a Baniyan e dell’ISIS in Siria e Iraq (emblematici i casi di Palmira e Mosul) hanno mostrato come anche nel mondo contemporaneo ci siano forti pulsioni iconoclastiche, purtroppo non solo confinate nel campo del fanatismo religioso: l’abbattimento delle statue di Lenin e Stalin nei paesi dell’ex blocco sovietico, in Ucraina, nei paesi baltici, nella stessa Russia sono stati decisi sull’onda emotiva del crollo di un regime oppressivo e antidemocratico. Allo stesso tempo uguale sorte è toccata al bunker della Cancelleria a Berlino, ultimo rifugio di Adolf Hitler. L’annunciata e controversa demolizione della casa natale del Fuhrer a Braunau, in Austria, è stata l’ occasione per formulare il progetto di un’alternativa “Casa della Responsabilità”, dove condensare una rivisitazione critica del passato, attraverso sale tematiche, con documentazione fotografica. Il Nazismo non si contrasta distruggendo un edificio o demolendo una svastica in pietra. Se ciò che resta dei campi di sterminio della Germania hitleriana venisse raso al suolo perderemmo anche visivamente la percezione del Male e non ce lo possiamo permettere…..
Dott. RICCARDO BATTIFERRO BERTOCCHI
Presidente Associazione Culturale PROGETTO MUSA ANTIQUA