Il caratteristico borgo medievale di Santarcangelo di Romagna (Fc) sorge su un’incredibile città sotterranea, un dedalo di grotte, pozzi, gallerie e cunicoli collegati a grandiose sale circolari, nel cuore orientale del colle Giove. Questo labirinto di antichissima origine ospitava un tempo 300 granai, depositi di cereali indispensabili per la sopravvivenza della popolazione in caso di assedi, all’epoca assai frequenti. I granai sono ancor oggi segnalati nella pavimentazione cittadina con cubetti di porfido incisi con la scritta GRANAIO.
Nei pressi di porta Cervese, lungo l’attuale via Ruggeri, si vede una struttura molto particolare: si tratta di una cisterna in muratura un tempo usata per la raccolta della neve e del ghiaccio al fine di conservare le carni. Sembra inoltre che un passaggio coperto, l’ennesimo di questo dedalo ipogeo, permettesse la fuga all’esterno del paese all’allora signore Sigismondo Malatesta.
Santarcangelo… bella sopra e bella sotto…..eterno miracolo di questa straordinaria Italia!
Dott. Riccardo Battiferro Bertocchi – Presidente Associazione Culturale PROGETTO MUSA ANTIQUA