Lontano dai maggiori itinerari turistici, l’Abruzzo è una regione ricca di gemme artistiche: oggi vi proponiamo un magnifico maniero gotico – rinascimentale posto sopra l’abitato di Celano, in provincia de L’Aquila. Questo luogo dominante, il colle di San Flaviano, fu scelto nella seconda metà del XIV secolo dalla famiglia Berardi feudatari di Celano, per un primo fortilizio che nel 1392 venne poi ampliato da Pietro Berardi conte di Celano con la realizzazione di un significativo loggiato con archi a sesto acuto. Nel 1451 Lionello Accrocciamuro, signore di Celano, sviluppò ulteriormente la fortezza con torrioni semicilindrici, un rivellino triangolare e un cammino di ronda. Nel 1463 Ferrante d’Aragona investì della Contea di Celano Antonio Todeschini Piccolomini, nipote di Enea Silvio Piccolomini, papa Pio II.
A lui si deve la trasformazione dell’edificio in palazzo fortificat, con un secondo loggiato con arcate a sesto acuto con capitelli scolpiti con l’arma araldica dei Piccolomini, una croce e una mezzaluna. Vennero poi aperte finestre architravate di foggia rinascimentale. Il castello cambiò più volte proprietà nel corso dei secoli: appartenne alle famiglie Peretti, Quinzi, Sforza Cesarini e Dragonetti. Fu poi gravemente danneggiato da forti terremoti nel 1695, 1706, 1780 e 1915. Dichiarato monumento nazionale fu sottoposto a restauri a partire dal 1940 fino al 1960. Oggi il castello di Celano ospita il museo di Arte Sacra della Marsica, speriamo che la fine della pandemia da Coronavirus ne consenta la riapertura insieme all’immenso patrimonio museale artistico italiano.
DOTT. RICCARDO BATTIFERRO BERTOCCHI – PRESIDENTE ASSOCIAZIONE CULTURALE PROGETTO MUSA ANTIQUA