Il fascino dell’Oriente contagiò fin dalla fine del XVIII tutta Europa: la nobiltà di mezzo continente fece a gara per mostrare nelle proprie sfarzose dimore decorazioni, oggetti e arredi conosciuti con nome di “Cineserie”. Ma si giunse anche ad una scala maggiore: Ferdinando III di Sicilia commissionò all’architetto siciliano Giuseppe Venenzio Marvuglia la progettazione e la costruzione della Palazzina Cinese adiacente al Parco della Favorita, a Palermo.
L’edificio si contraddistingue per il corpo centrale che termina in alto con un tetto a pagoda, sorretto da un tamburo ottagonale. Al piano terreno si trovano porticati con archi ogivali e nei due fianchi sono presenti torrette con scale elicoidali a giorno realizzate dal capomastro Giuseppe Patricolo e da Alessandro Emmanuele Marvuglia. Gli appartamenti sono distribuiti su tre piani: nel seminterrato si trovano la sala da ballo e la saletta delle udienze con affreschi di Giuseppe Velasquez. Si sale con una scala esterna al piano superiore, dove si trovano il salone dei ricevimenti in stile cinese con pannelli in stoffa colorata del Riolo, la sala da pranzo con l’ingegnosa tavola matematica e la camera da letto reale. Al secondo piano si trovava l’appartamento della regina Maria Carolina con due salette di ricevimento e la camera da letto con lo spogliatoio. All’ultimo livello si trova una grande terrazza di forma ottagonale coperta a pagoda con soffitto decorato dal Silvestri.
Oltre allo splendido scenario naturale, la Palazzina Cinese riserva una chicca: nella sala da pranzo è presente un tavolo che consentiva di sollevare le portate dalle cucine al piano inferiore per essere prontamente servite, chiamato Tavola Matematica.
DOTT. RICCARDO BATTIFERRO BERTOCCHI – PRESIDENTE ASSOCIAZIONE CULTURALE PROGETTO MUSA ANTIQUA