Le acque del fiume Po a Torino, davanti al parco del Valentino, fanno da specchio ad una mirabilia da macchina del tempo: il Borgo e la Rocca medievali vennero realizzati come padiglioni temporanei dell’Esposizione Generale Italiana del 1884 ad opera dell’architetto portoghese, poi naturalizzato italiana, Alfredo D’Andrade.Il progettista lusitano e i suoi collaboratori, fra i quali il pittore ed esperto d’arte Vittorio Avondo, si misero all’opera fin del 1882 e in nemmeno due anni di lavori portarono a compimento questo autentico sogno ad occhi aperti per grandi e piccini.
L’idea di fondo era di ricreare un borgo medievale con tanto di castello, che imitasse perfettamente gli originali. Dopo un attento studio preliminare, si decise di replicare e riprodurre particolari di celebri castelli piemontesi e valdostani (Challant, Verres, Manta) ma anche chiese, pieve e palazzi d’epoca di area sabauda.
Anche gli accuratissimi interni erano stati pensati con affreschi, camini, arredi che fanno tornare indietro l’orologio della storia a un medioevo ideale e fantastico. Il successo fu tale che venne scongiurata la prevista demolizione al termine della manifestazione, ridando a Torino un cuore medievale che nei secoli aveva perduto….
Dott.Riccardo Battiferro Bertocchi – Presidente dell’Associazione Culturale Progetto Musa Antiqua